Aaron Goldberg Quintet
30 luglio 2003 - Minori (SA)
di Olga Chieffi
foto di Francesco Truono
Aaron Goldberg e Joshua Redman: la
poesia dell'energia. L'intero "jet-set" jazzistico salernitano schierato in
prima fila per la performance dei due prestigiosi sax
tenori. Previsto successo del secondo appuntamento con la
rassegna Jazz On The Coast, promossa dal pianista Gaspare Di
Lieto.
Pubblico eterogeneo, giovedì 30 luglio all'Arena del Mare di Minori, in rispettosa attesa dello stellare trio del pianista
Aaron Goldberg, protagonista del secondo appuntamento di questa nona edizione di Jazz On The Coast, promossa da
Gaspare Di Lieto, composto da Reuben Rogers al basso ed Eric Harland
alla batteria, con guest stars i due sax tenori
Mark Turner
e Joshua Redman: in prima fila l'intero "jet-set" jazzistico salernitano, capeggiato dai saxofonisti
Alfonso Deidda, Gerry Popolo, Carla Marciano,
Giuseppe Plaitano, ai quali si sono aggiunti anche i pianisti Julian Oliver Mazzariello
e Alessandro La Corte, segno dell'enorme interesse per la serata.
Il concerto è vissuto interamente su temi firmati da Aaron Goldberg
e Joshua Redman, principiato con un omaggio al pianista Omer Avital, amico di Goldberg. Poi, il sestetto con i due sax tenori a farla da padroni, creatori di un magico connubio, giocato su lunghi e articolati temi, con non pochi riferimenti stilistici, sviluppati con lodevole originalità: torrenziale il fraseggio dalla profonda e controllata sonorità di Turner e la sensibilità ritmica sviluppatissima, posta in luce dalle tipiche tecniche di ritardo, anticipo, dilatazione e contrazione delle frasi creanti sovrapposizione di armonia, con sostituzioni di scale che caratterizza il sax certamente più graffiante ed esuberante che è quello di
Joshua Redman. Joshua Redman ha lasciato sempre intravedere le "fondamenta" dell'accordo, restando sedotto non tanto dalle sue estreme estensioni (che pure ha usato), quanto dalle infinite possibilità combinatorie dei suoi elementi primari, aspetto in cui il trio gli si è rivelato particolarmente congeniale.
Insieme a Mark Turner, col quale non ha ingaggiato il tanto atteso "duel", escluso in qualche
sparring four, Redman ha creato soprattutto linee forti e intelligibili, con un fraseggio formato da un succedersi di unità significanti,
ovvero frasi che al di là della loro collocazione nel contesto, posseggono un disegno chiaro, un esempio tipico dell'approccio neroamericano al duetto, sia per la natura dell'interplay, sia per la pronuncia strumentale.
Aaron Goldberg, giovane promessa del pianoforte, ha spaziato dal free
più libero al blues più scandito, con cui ha chiuso il concerto, dalla tradizionale
ballad al ritmato latin, eccellentemente schizzato dal brano che maggiormente ha coinvolto il pubblico, " La Lambada del serpente", sino alle pentatoniche sonorità orientaleggianti ed ebraiche, con cui ha aperto la serata. Una tastiera certamente in bella evidenza, nel mantenere la pregnanza melodica di ogni composizione, in cui la sua creatività improvvisativi è risultata trovarsi nell'angolo di osservazione, ovvero, nella proposta di prospettive sonore differenti, nel far emergere la melodia da contesti cangianti, operando una vivisezione che ha unito un feeling sottile a una logica ferrea, prettamente intellettuale.
Eric Harland ha espresso una svariata complessità ritmica e la potenza del suo drumming, un'esuberante energia che lo ha reso protagonista unitamente al contrabbassista
Reuben Rogers che ha svolto con agilità e precisione il suo compito, facendosi notare nelle sue incisive sortite.
L'abbraccio calorosissimo del numeroso pubblico presente ha strappato un blues, forma da cui tutto è partito, a questi giovani talentuosi leoni.
30/01/2011 | Una gallery di oltre 60 scatti al New York Winter Jazz Fest 2011: Chico Hamilton, Don Byron, Geri Allen, JD Allen, Butch Morris, Steve Coleman Vernon Reid, Anat Cohen, Aaron Goldberg, Nasheet Waits, Abraham Burton, Eric McPherson...(Petra Cvelbar)
|
|
Invia un commento
© 2000 - 2018 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.
|
Questa pagina è stata visitata 7.780 volte
Data pubblicazione: 29/08/2003
|
|