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JOHNNY DORELLI SWINGIN’ Dopo quindici anni di assenza dalla scena musicale, Johnny Dorelli torna alla canzone con un nuovo cd, Swingin', uscito lo scorso novembre. Dorelli torna nel tour estivo, con un programma che è la sintesi della sua esperienza di uomo e d’artista, proponendo brani che aveva imparato ad amare giovanissimo negli Stati Uniti e che lo hanno fatto conoscere al suo rientro in Italia. Il concerto comprenderà i brani del suo ultimo CD, scelti tra i più famosi e conosciuti della grande musica internazionale, da Night and Day a New York New York, da South of the border a Mach the knife, con un occhio di riguardo a due brani del repertorio italiano che ben si adattano al filone “swing” della raccolta, L’Immensità e Una lunga storia d’amore. Il tour estivo consente veramente a tutti di scoprire, in questa particolare e storica occasione, la nuova verve artistica di Johnny Dorelli e alcuni dei più importanti classici della storia della musica. MIRIAM MAKEBA
DAL 21 AL 31 luglio MIRIAM MAKEBA è non solo una straordinaria cantante, autentica icona della cultura africana, ma è anche, e forse soprattutto, un simbolo della lotta contro il razzismo, l’apartheid e per la conquista della dignità di un grande popolo come quello sudafricano BENNY GOLSON-CEDAR WALTON QUINTET The Real Messengers
15,16,17,18,24 e 25 luglio 2005 Benny Golson e Cedar Walton, presentano per questa estate un straordinaria band per ricordare Art Blakey e i Jazz Messengers. Con questa formazione si potranno ascoltare i veri e propri Messengers con brani come Blues March, I rember Clifford, Stablemates, Ugetsu, Mosiac etc., che sono diventati standars del repertorio Jazz. Ora, si ha l’opportunità di ascoltare tutta questa meravigliosa musica suonata da chi l’ha creata. Questa proposta è in esclusiva per l’Italia in collaborazione con JORDI SUÑOL CURTIS FULLER SEXTET Day off 9,10,11 e 13 luglio 2005
Un'autentica formazione
"all stars" il sestetto guidato da
Curtis Fuller; il settantenne
trombonista di Detroit nella sua lunga e prolifica carriera ha suonato
praticamente con tutti i più grandi, tra cui, rischiando di dimenticarne
qualcuno, Bud Powell, John Coltrane, Jackie
McLean, BennyGolson, Tommy Flanagan, Sonny Clark, Kenny Dorham, Gil Evans, Art
Blakey, Quincy Jones, Dizzy Gillespie. EUMIR DEODATO EUROPA XPRESS
Eumir Deodato tastiere (disponibilità 8,9,10-15,16,17,18,19, 25,26luglio – settembre prima settimana) L’estate del 2005 segna un grande ritorno sulla scena musicale, infatti Eumir Deodato dopo alcuni anni passati nel lavoro di arrangiamento ha deciso di ripresentarsi sulla scena dopo una piccola Tournee che l’ha visto protagonista al Blue Note di Milano dove per i tre giorni di concerti si è registrato il tutto esaurito e la stampa ha salutato con entusiasmo il ritorno del popolare artista brasiliano. Ad affiancare Deodato una band di straordinari solisti che grazie alle doti di arrangiatore di Eumir hanno modo di esprimere tutta la loro arte musicale creando un concerto pieno di espressività, ritmo e colorato di sonorità accattivanti. EUMIR DEODATO Il celebre musicista di origini italo-portoghesi, residente a molti anni a New York, è largamente considerato come uno tra i più rispettati e richiesti musicisti del panorama musicale mondiale. Nato a Rio da Janeiro ha iniziato molto giovane a studiare il pianoforte, orchestrazione, arrangiamento e direzione d’orchestra. Dopo aver arrangiato e diretto, per la prima volta a 17 anni, un’orchestra di ventotto elementi in una seduta di registrazione, Deodato divenne uno ei più attivi e ricercati pianisti e arrangiatori dell’affollata scena musicale di Rio, suonando per artisti come Milton Nascimento, Marcos Valle, Elis Regina, e Antonio Carlos Jobim. Nel 1968 Deodato si trasferisce a New York e inizia a lavorare con Luiz Bonfa, il leggendario compositore di Black Orpheus. Inizia una serie di importanti collaborazioni come arrangiatore di Wes Montgomery, Stanley Turrentine, George Benson, Paul Desmond e Tom Jobim. La sua reputazione nel campo della musica pop e black si andò rafforzando grazie al suo lavoro di arrangiatore per Frank Sinatra (Sinatra & Co.), Roberta Flack (Killing me softly, Chapter Two, Quiet Fire) e Aretha Franklin (Let Me In Your Life). Dopo la performance all’ Hollywood Bowl nel 1972, Deodato incise il suo primo disco. La sua apparizione di debutto si tenne al Madison Square Garden di New York nel 1973, presentata come “2001 Space Concert”. Dopo sette anni di tour mondiale e otto anni di tour coast to coast negli Stati Uniti, Deodato decise di concentrare ancora una volta il suo lavoro negli studi di registrazione. Una delle sue prime produzioni è stata Celebration dei Kool and The Gang, seguita da produzioni o arrangiamenti per Earth, Wind & Fire, Michael Franks, Gwen Guthrie, Chuck Mangione, Breakfast Club, The Dazz Band, One Way, Con-Funk-Shun, Kleeer, Pretty Poison, Kevin Rowland (Dexy’s Midnight Runners), White Lion e Brenda K. Starr. Negli anni ’90 Deodato continuò ad essere una forza vitale nella scena pop attraverso il suo lavoro con artisti come Gal Costa, Bruno Barreto, Lisa Ono, K.D. Lang, e la raffinata cantante islandese Bjork, Deodato ha lavorato anche in molte colonne sonore di film, tra i quali: Ghostbuster 2, White nights, The Girl of Ipanema, The Adventurers (colonna sonora realizzata con Antonio Jobim e la London Simphony Orchestra), The Report. Le sue registrazioni inoltre sono state largamente utilizzate in grandi film quali ad esempio Being There e l’Esorcista. Nella sua carriera di artista, arrangiatore e produttore ha raccolto più di 16 dischi di platino e venduto oltre 25 milioni di dischi solamente negli U.S.A. La sua discografia, che include compilation ed il suo lavoro di arrangiatore, produttore e tastierista supera i 450 album. Nel 1973 con l’album di debutto per la CTI “Prelude”, che ha venduto più di cinque milioni di copie, a Deodato venne assegnato il suo primo Gammy Award. Ha suonato inoltre con la New York Philarmonic Orchestra, con la St. Louis Symphony, con la Cincinnaty Symphony e con l’Orchestra di Musica Leggera dell’Unione Musicisti di Roma. Inoltre molti musicisti hanno eseguito le sue canzoni: George Benson, Lee Ritenour, Sarha Vaughan e le Emotions solo per citarne alcuni. Ed ancora, nonostante tutti i successi e gli onori ottenuti negli anni, questo apprezzatissimo multistrumentista sarà ricordato per sempre per la versione innovativa del brano di Richard Strauss “Also Sprach Zaratustra” , più comunemente conosciuto come il tema del film “ 2001 Odissea nello Spazio” di Stanley Kubrick.
WALLACE RONEY PROTOTYPE
Day off 20,21,22, 27, 30 giugno- 1,2,3,4 luglio 2005 La tromba di Wallace Roney non è uno strumento come gli altri, infatti apparteneva a Miles Davis. Più che un dettaglio un simbolo. Miles vedeva in Wallace Roney il suo delfino, il suo erede spirituale. A la morte del grande genio, quando Herbie Hanckoc decise di ricreare il celebre quintetto di Miles con Wayne Shorter, il giovane Wallace prese naturalmente il posto del trombettista. La tournee europea estiva del trombettista di Philadelphia si presenta come un concerto imperdibile, infatti nella formazione trovano spazio Adam Holzman già tastierista di Davis, Eric Allen alievo e dispepolo di Tony Williams, il contrabasso di Ugonna Okegwo e il sassofono di Antonie Roney, ma l’innovazione musicale prenderà i colori della scena più contemporanea con il supporto di Val Gentry Dj e elletronica. L’ultimo lavoro di Wallace registrato Prototype per la HightNote è uscito in novembre 2004
AL DI MEOLA featuring ANDREA PARODI ultima settimana di giugno, luglio e settembre
Al Di Meola - chitarra Il nuovo progetto di AL DI MEOLA "Armentos", che significa "greggi" ed evoca le migrazioni, è la nuova produzione di Andrea Parodi con Al Di Meola. Parodi e Di Meola hanno esordito con “Armentos” lo scorso dal 3 agosto sul palco di Santa Maria Navarrese in piazza Principessa di Navarra, nell’ambito del prestigioso Rocce Rosse & Blues, come progetto originale del festival. La loro collaborazione nasce l’anno precedente a Seui quando i due artisti si sono incontrati in occasione del concerto contro le scorie nucleari; durante del prove di Andrea Parodi, il chitarrista newyorkese, stupito e affascinato dalla voce dell’artista sardo, esprime la volontà di dettare con lui, e questo avviene nel brano di Silvio Rodriguez, “La Maza”. Armentos nasce così dall'amicizia che diventa sodalizio artistico e progetto musicale, nel quale Parodi ha coinvolto anche il gruppo Ammentos, trio jazz acustico composto da Peo Alfonsi (chitarra a 12 corde), Fausto Beccalossi (fisarmonica), e Salvatore Maiore (violoncello e contrabbasso). Inoltre sono presenti musicisti di fama nazionale ed internazionale come Roberto Dani (batteria), Gianluca Corona (chitarra elettrica) e Gavino Murgia (sax, launeddas, sulittu, bassu, duduk). JOEY DEFRANCESCO TRIO
Luglio dal 2 al 23 Joey DeFrancesco è davvero l’erede di Jimmy Smith, più dotato tecnicamente e con una maggior propensione al jazz; lo accompagnano Paul Bollenback alla chitarra e Byron Landham alla batteria, il nostro suona quindi anche le parti di basso ed è davvero incredibile quello che riesce a fare con l’Hammond. La tecnica superba di cui dispone lo porta ad eseguire frasi “impossibili” per quasi ogni altro musicista, feeling da vendere e cascate di note mai fini a se stesse, ha un gran cuore che mette sempre sul piatto e la naturalezza con cui sposta gli accenti durante i fraseggi è davvero impressionante. Per questa estate Joey terrà i suoi concerti con un particolare phatos, infatti il suo ultimo lavoro era in coppia con il leggendrio Jimmy Smith scomparso da pochi giorni. DeFranceso nonstante la sua giovane età è in questo momento l’artista che più rappresenta l’arte dell’Organo Hammond e di Jimmy Smith.
ROSSANA CASALE BILLIE HOLIDAY IN ME
Diponibilità da maggio a dicembre Acclamata nel 2004 nelle più importanti piazze della penisola, Rossana Casale dopo una brve pausa che l’ha vista in Teatro con il musical di A.L. Webber Joseph e la strabiliante tunica dei sogni in tecnicolor, si presenta questa estate con un nuovo repertorio sulla figura di Billie Holiday, dove il raccondo della Holiday rivive grazie alle canzoni ma anche al racconto appassionato della Casale. Ad accompagnarla una straodinaria band di grandi jazzisti capitanati da Luigi Bonafede e Aldo Mella che da anni collaborano con l’artista MARK MURPHY EUROPEAN QUINTET disponibile luglio dall’11 al 20
Mark Murphy voce Mark Murphy è uno dei grandi maestri del canto jazz, l’unico che abbia saputo coniugare l’energia coinvolgente dell’entertainer con la sofisticata ricerca sulle forme vocali. Voce baritonale tanto corposa quanto duttile, quella di Murphy è un magnifico esempio di eloquenza timbrica, duttilità espressiva e agile dinamismo ritmico. Maestro di vocalità esuberante e ricca di calore, Murphy è un magnifico improvvisatore; è affabile col pubblico ma non dimentica la sua peculiare identità di jazzman, fortemente legato alla memoria storica del bop, della beat generation e della scena californiana di S. Francisco. La sua carriera di cantante comincia a 24 anni, con il suo primo album "Meet Mark Murphy", successivamente si trasferisce a Los Angeles e registra per la Capitol. Dopo essere ritornato a New York nei primi anni '60 registra "Rah" con il leggendario Bill Evans, Clark Terry, Urbie Green, Blue Mitchell e Wynton Kelly. Nel 1963 Mark scala le classifiche americana con il suo singolo "Fly Me To The Moon", votato, successivamente, "New Star of the Year" dal Down Beat Magazine. Nei primi anni '60, Mark si trasferisce a Londra, dove lavora principalmente come attore, senza però abbandonare la sua passione per il jazz. Ritorna negli States nel 1972 e comincia a registrare una serie di album per l'etichetta Muse. Questa serie di progetti si aggiudicano numerosi riconoscimenti e nomine ai Grammy Awards. Nel 1987 registra "Night Mood" un album di brani brasiliani del compositore Ivan Lins. Parallelamente comincia a collaborare anche con altri gruppi anche nel campo acid jazz, hip-hop. Negli ultimi anni sono giunti prestigiosi riconoscimenti: ha vinto i referendum lettori di Down Beat nel 1996, 1997 e 2000 ed ha collezionato sei Grammy Nomination il miglior disco di jazz vocale. Il suo ultimo disco, splendido mix di esuberanza e lirismo, è “Memories of you: Remembering Joe Williams” (High Note, 2003). Mark Murphy è accompagnato da una delle migliori formazioni italiane, da anni al suo fianco nei tour. Il pianista Giovanni Mazzarino è stato vincitore per l’anno 2002 del Top Jazz come miglior Nuovo Talento Italiano.
DIZZIE GILLESPIE ALUMNI BIG BAND Disponibile luglio e agosto Prima uscita Iitaliana per questa orchestra che celebra il grande Dizzy con un organico di prim’ordine dove troviamo tra gli altri: James Moody, Jimmy Heath, Farnk Wess, Claudio Roditi, Gary Smullian, Randy Breker e altri, sotto la direzione di Slide Hampton.
RAY MANTILLA SPACE STATION Disponibile- 22, 24, 25 27,28,29 e 30 luglio prima e seconda settimana agosto Lo spettacolo prende spunto dall’omaggio al grande Tito Puente e al vibrafonista Cal Tjader in uno spettacolo di raffinata bellezza dove i musicisti radunati da Mantilla rappre sentano una testimonianza del sound Newyorican. L'esuberanza non fa certo difetto a Mantilla. Nulla di strano, per un musicista come lui abituato a considerare il palcoscenico, oltre che come spazio dell'esecuzione musicale, come vero e proprio luogo di teatro. Quando prende un assolo o quando incita i suoi musicisti, Mantilla è un grande showman. Anche quando non è seduto dietro le sue congas, Mantilla è un irrefrenabile istrione, con un tocco di divertito esibizionismo che sosteneva che «all the world is a stage». La musica e lo spettacolo, il ritmo e l'energia hanno scandito oltre quattro decenni di carriera al fianco dei nomi più illustri sia della scena jazzistica che di quella latin: Tito Puente, Art Blakey, Max Roach, Gato Barbieri, Charles Mingus e (se non bastassero questi) Herbie Mann, Bobby Watson, Cedar Walton, Muhal Richard Abrams, Ray Barretto… Nonostante fosse già un percussionista di riferimento, Mantilla ha atteso sino alla fine degli anni Settanta prima di dedicarsi con continuità a progetti propri. La documentazione della carriera di Mantilla come leader inizia infatti nel 1978 con la registrazione di Mantilla per la Inner City (il disco è oggi praticamente introvabile). Ma è nella prima metà degli anni Ottanta, con la creazione della Space Station, che Mantilla si impone come capogruppo. Più recente è poi la creazione della Jazz Tribe: praticamente una formazione “all stars”. Oggi a pochi anni dalla morte di Tito Puente, Mantilla continua la tradizione musicale del maestro con una vena latina più jazz e contemporanea.
THE BIG 3 PALLADIUM ORCHESTRA The Big 3 Palladium Orchestra, nasce da un'idea di Mario Grillo, figlio di Machito, che decise di contattare le famiglie di Tito Puente e Tito Rodriguez per rappresentare la musica dell'epoca d'oro del rinomato locale di New York, il Palladium, con le partiture originali di Machito. Un'orchestra di 23 elementi: un coro di tre cantanti, 4 trombe, 5 sassofoni, 3 tromboni, piano, basso, congas, bongos e timbales questa la band; questi i leader: Grillo/Machito, Tito Rodriguez Junior per la parte di Rodriguez e Tito Puente Junior. 23 luglio disponibile
PIETRO TONOLO
Pietro Tonolo quartet
Pietro Tonolo Lennie’s Pennie’s
Il sassofonista tenore Pietro Tonolo è ormai da anni uno dei migliori esponenti del Jazz europe.
LUIGI BONAFEDE
Full La Musica è composta ed arrangiata da Luigi Bonafede. I musicisti sono stati scelti per la loro personalita` per il loro suono per il loro naturale essere al servizio della musica e non il contrario. E`una musica che ha il “tiro” e l’energia del JAZZ (hard-bop) insieme alla bellezza melodica di CASA NOSTRA…….Ha un forte impatto sonoro ed emotivo. Vengono “sfruttate” le diverse possibilita` sonore e le combinazioni (in assieme, in trio, in duo, in assolo) creando cosi, sia nei momenti di “pieno” che in quelli piu`rarefatti, una forte intensita` rendendo il concerto godibile ad un piu`vasto pubblico e non per forza agli “addetti ai lavori”, cosa a cui Bonafede tiene molto. Non è uno show ma un concerto di jazz dove “lo spettacolo” è la musica e non i musicisti! ! !
Giulio Vannini (jazz project)
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