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Addio a Guido Di Leone, il chitarrista barese che ha raccontato il jazz con gentilezza

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Con grande tristezza apprendiamo della scomparsa del chitarrista jazz Guido Di Leone, avvenuta l’11 novembre 2025 a Bari all’età di soli 61 anni.
Nato a Bari il 24 gennaio 1964, Guido Di Leone si è formato nel solco del jazz moderno, con una particolare passione per le sonorità di Jim Hall — al quale ha dedicato nel 1991 il suo primo album da leader, “All for Hall”.

Nel corso della sua carriera ha collaborato con nomi di rilievo del jazz italiano e internazionale, come Mark Murphy, Jerry Bergonzi, Peter Bernstein, Jim Rotondi, Mal Waldron, im Snidero. All’interno della scena italiana ha suonato con nomi quali Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Dario Deidda, Gianni Basso, Tiziana Ghiglioni, Gianluigi Trovesi, Dado Moroni, Franco Cerri. Ha fatto parte di formazioni rilevanti, ad esempio il trio Con Alma Trio con Vito Di Modugno (organo) e Mimmo Campanale (batteria) — formazione che ha dato vita a due album e che è considerata una delle più longeve del jazz pugliese. Ha suonato musica brasiliana incidendo in duo con la collega e compagna di vita Francesca Leone, album come “Tudo em Bossanova”, “Coração Vagabundo”, “Historia do samba”, l’ultimo “Aquele Abraço” pubblicato per la Abeat nel 2025.

Più di cento incisioni, da leader a sideman, da duo a organ-trio, all’orchestra, all’ensemble di fiati, cori, da repertorio jazz standard alla bossa nova…arrangiatore, didatta, interprete.
Tutto questo e molto altro permette di cogliere le diverse sfaccettature della sua arte e rappresentano il contributo di un artista italiano che non solo suonava ma educava, collaborava, promuoveva il jazz a livello locale e nazionale.

Oltre alla intensa e ricca attività concertistica e discografica, un enorme contributo Guido Di Leone lo ha donato all’insegnamento: ha fondato la scuola musicale “Il Pentagramma” a Bari nel 1985 attraverso la quale sono emersi musicisti del territorio oggi tutti affermati professionisti. L’anima, lo spirito infaticabile e sempre creativo della sua direzione ha portato la scuola ad operare come un vero e proprio incubatore di anime, sentimenti, passioni, libertà, arte, cultura. Seminari, concerti, lezioni per ogni strumento, musica d’insieme, formazione completa che ha consentito a molti artisti di emergere e affrontare il mondo professionale musicale.
Guido ha anche tenuto corsi di chitarra jazz nei percorsi accademici del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari dal 2004 al 2014. Ed ha pubblicato saggi didattici, tra cui il libro “Metodo facile e completo di Teoria Jazz” (2002).

Ha fondato anche il Duke Jazz Club, diventato subito uno dei luoghi più cult di Bari in cui si sono avvicendati centinaia di artisti. Un luogo familiare e rispettoso della musica vissuta come momento di insieme.

Riguardo il suo chitarrismo, non si può non sottolineare un misurato lirismo, una sensibilità melodica straordinaria che univa la tradizione della chitarra jazz ad una visione mediterranea e contemporanea che la sua identità possedeva. Una grande rispettosa passione per Jim Hall era evidente e da Hall ha sicuramente assorbito un equilibrio tra chitarrismo, armonia, swing rappresentando una voce autentica e raffinata, capace di unire rigore tecnico e calore espressivo.

Bari, la sua città natale e luogo in cui ha vissuto gran parte della sua vita, è ora in lutto. Il cordoglio giunge da ogni ambito della città e della nazione tutta: istituzioni, amici, colleghi, associazioni, giornalisti, scuole, tutti esprimono cordoglio alla famiglia, a Francesca Leone e alla loro figlia.

I funerali si terranno nella chiesa del Sacro Cuore, domani, giovedì 13 novembre alle ore 10.00.

So long Guido, che tu possa riposare in pace. Jazzitalia con incredulità abbraccia te e tutta la tua famiglia con tutta la forza possibile.

Nota:
si consiglia la lettura di questa bella intervista:
https://kultunderground.org/art/41686/