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Emma Rawicz – Gwilym Simcock (Big Visit)

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ACT Records​ – 2025

  1. His Great Adventure
  2. The Shape of a New Sun
  3. The Drumbledrone
  4. Optimum Friction
  5. Visions
  6. You’ve Changed​

Emma Rawicz (sassofono) e Gwilym Simcock (pianoforte)​

L’album Big Visit, pubblicato dalla ACT Records il 28 marzo 2025, vede la giovane sassofonista britannica Emma Rawicz affiancarsi al celebre pianista gallese Gwilym Simcock, in un incontro musicale che unisce due generazioni e visioni creative differenti. Registrato nel Curtis Schwartz Studio, immerso nella campagna del Sussex, questo disco esplora un ampio spettro emotivo e tecnico attraverso sei tracce che mettono in luce sia il lirismo che la tensione dinamica del duo.

La struttura dell’album alterna brani vigorosi e incalzanti a momenti di riflessione più intima. Tra i pezzi di maggiore energia spiccano His Great Adventure e Optimum Friction, entrambi firmati da Simcock. Il primo è un tributo affettuoso e giocoso al figlio del pianista, con un andamento arioso e melodicamente esplorativo. Il secondo, invece, si caratterizza per l’uso intelligente degli armonici e per un drive ritmico impetuoso, enfatizzato dal fraseggio scattante del sax soprano di Rawicz. Questi brani dimostrano la loro abilità nel costruire tensioni armoniche complesse senza mai perdere in coerenza narrativa.

Vi sono poi composizioni di più ampio respiro come The Shape of a New Sun e The Drumbledrone, entrambi pezzi di Rawicz. The Shape of a New Sun, ispirato dal romanzo Half of a Yellow Sun di Chimamanda Ngozi Adichie, è intriso di un lirismo malinconico e si sviluppa con un’eleganza quasi cinematografica. The Drumbledrone, con il suo titolo giocoso che richiama un’infanzia rurale, si caratterizza per la fluidità delle linee melodiche.

Completano l’album Visions di Stevie Wonder, riarrangiato con maestria da Simcock, e lo standard You’ve Changed di Carl Fischer, che chiude il disco con un tocco intimista e nostalgico. La reinterpretazione di Visions mantiene la profondità emotiva dell’originale, pur concedendosi una certa libertà espressiva nei passaggi improvvisativi. You’ve Changed invece rappresenta un momento di quiete e riflessione, in cui il dialogo musicale tra i due artisti raggiunge un’eleganza disarmante.

Big Visit si presenta come un lavoro che celebra tanto la spontaneità dell’interplay quanto la consapevolezza compositiva. Simcock e Rawicz dimostrano un’intesa rara e raffinata, capace di attraversare territori musicali diversi con naturalezza. Una prova artistica ambiziosa ben riuscita.