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“Fluet”: il nuovo album di Marta Gadaleta, Gianni Vancheri ed Ettore Fioravanti

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Il 14 gennaio 2025 esce per Dodicilune “Fluet”, il nuovo album del trio formato da Marta Gadaleta (voce, parole, elettronica, oggetti sonori), Gianni Vancheri (composizione, chitarre, clarinetto basso, elettronica) ed Ettore Fioravanti (batteria e percussioni). Il disco, distribuito da IRD in Italia e all’estero e da Believe Digital sulle principali piattaforme, propone un viaggio sonoro dove l’improvvisazione si fonde con composizioni e testi originali.

Come suggerisce il titolo stesso, “Fluet” esplora lo stato fluido della creatività, dove le idee si muovono liberamente attraverso le esperienze e il background dei musicisti, alla ricerca di percorsi espressivi alternativi. Il progetto, registrato presso i Sorriso Studios di Bari, si sviluppa attraverso undici brani che spaziano tra diverse suggestioni e influenze.

Nelle note di copertina, Gianni Mimmo descrive il lavoro come un’opera caratterizzata da “un afflato teatrale, un’intrinseca drammaturgia e uno spiccato senso formale”, elementi che si manifestano attraverso “intersezioni, prospettive, perentorie pulsazioni e inquieti sussurri”. La matrice timbrica, che unisce la vocalità di Gadaleta all’elettronica e agli strumenti acustici, crea una compattezza sonora che caratterizza l’intero album.

Tra i brani spiccano “Automat”, ispirato all’omonima opera di Edward Hopper, “Lament/Hoping”, un omaggio al musicista Gianni Lenoci recentemente scomparso, e “Miglia da fare prima di dormire”, che prende spunto dalla poesia “Stopping by woods on a snowy evening” di Robert Frost. Due composizioni (“New Tune” e “Graduale”) sono firmate dallo stesso Lenoci e vengono qui riproposte con arrangiamenti originali e testi scritti appositamente da Gadaleta.

Il disco si apre e si chiude con due brani speculari, “Fluet Opening” ed “Ending”, che creano una struttura palindroma dove suoni acustici ed elettronici si fondono con la voce in un crescendo di densità sonora. Particolarmente suggestivo il finale, dove frammenti di discorsi di personaggi politici, trattati elettronicamente, si sovrappongono fino a dissolversi nel silenzio.

I tre musicisti vantano collaborazioni di prestigio: Gadaleta e Vancheri hanno suonato con artisti come Rachel Z, Andrea Centazzo, Roberto Ottaviano e Mark Dresser, mentre Fioravanti, figura storica del jazz italiano, ha collaborato con musicisti del calibro di Steve Lacy, Kenny Wheeler e Paolo Fresu, nel cui quintetto suona stabilmente.