2024, OnyxDischi
- Magico Vespro
- Vello d’Oro
- Argo e gli Argonauti
- Dance from the East n2 (salpa l’ancora)
- Colchide
- Piccole cose da piccole ballate (una storia d’amore)
- Follia di Medea
- Argo e gli Argonauti (framm.1)
- Ciaccona di Argo
- Magico Vespro 1
- Sia maledetta l’acqua
- Pupi siciliani: il Gran duello (Orlando Rinaldo)
- Argo e gli Argonauti (framm.2)
- M’Intriga (Orfeo e il tetracordo minore discendente)
- Magico Vespro 2
- HerCab ArgoBeer
- Piccola Glaciazione
- (Apericena) Nella Villa
- Villanella (l’Argonauta e la contadinella)
- Argo e gli Argonauti (framm.3)
- L’Ira infuocata
- Magico Vespro 3
- La Suave melodia (un Orfeo del ‘600)
- Argo e gli Argonauti (framm.4)
- Una piccola piaga d’Egitto
- Festa Mahleriana
- Adagietto Bergomasco
Gianluigi Trovesi: Clarinetto piccolo, clarinetto contralto
Marco Remondini: Violoncello, elettronica, registrazioni
Con “TroveRemo”, Gianluigi Trovesi e Marco Remondini propongono un’esperienza musicale che sfida i confini del tempo e dello spazio, fondendo generi, influenze e suggestioni in un’opera profondamente evocativa. Pubblicato dall’etichetta OnyxDischi, il disco accompagna l’ascoltatore in un viaggio immaginario alla ricerca di qualcosa che forse non esiste, tra eco di miti, frammenti di storia e una continua tensione verso la scoperta. Ogni traccia rappresenta un tassello di un racconto poliedrico, dove la musica è senza argini, fondendosi in un unicum sonoro di grande impatto.
Ed è proprio con tre frammenti musicali che si apre l’album: “Magico Vespro”, “Vello d’Oro” e “Argo e gli Argonauti”. Due riaffiorano durante il racconto e hanno sonorità volutamente cinematiche, capaci di far rivivere il viaggio degli Argonauti alla ricerca del vello d’oro, che simboleggia sia una meta irraggiungibile che il desiderio di mettersi in gioco.
In brani come “Piccole Cose da Ballate – Una storia d’amore” e “Follia di Medea”, emerge il tema del viaggio inteso come errore in cui il duo mostra una rimarchevole capacità di mescolare emozioni intime e potenti, spaziando da melodie calde e avvolgenti a dissonanze che trasmettono incertezza e perdita. Il violoncello di Remondini e il clarinetto di Trovesi dialogano con una fluidità straordinaria, rappresentando musicalmente il perdersi per poi ritrovarsi.
La ricchezza della tradizione musicale italiana , reinterpretata in chiave contemporanea, è celebrata in brani come “Pupi Siciliani Gran Duello – Orlando Rinaldo” e anche “Festa Mahleriana”. Jazz, musica popolare, accenni di musica classica, abilità di spaziare con contezza culturale e musicale profondamente radicata. E ancora, “Villanella (l’Argonauta e la contadinella)” e “Adagietto Bergomasco”, brani che chiudono il cerchio narrativo dell’album, evocando un senso di nostalgia per i viaggi del passato.
In tutto l’album, gli effetti e le incursioni dell’elettronica sono a volte irruenti, a volte discreti acquerelli, ma sempre immaginati e realizzati con l’obiettivo di trasmettere un’immagine o un’emozione, estremamente finalizzate al contesto narrativo, decisamente arricchito.
Quindi, in conclusione, “TroveRemo” è più di un album: è un racconto, un viaggio, un invito a esplorare l’ignoto. Gianluigi Trovesi e Marco Remondini riescono a creare un’opera in cui ogni brano è una scena, una storia all’interno di una narrazione più grande, capace di trascendere i confini tra generi musicali e discipline artistiche. Un album che, come il viaggio degli argonauti, non si limita alla ricerca di una meta, ma celebra il percorso stesso come fonte di scoperta e meraviglia.
In ultimo, va menzionato il libretto (illustrazioni di Beatrice Trainini e design grafico dell’Accademia LABA). Progettato come una mappa del viaggio, combina testi, illustrazioni e spazi vuoti che invitano l’ascoltatore a completare la narrazione con la propria immaginazione.