La “Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group” da oltre 50 anni impegnata nella promozione della cultura musicale e riconosciuta come punto di riferimento del settore, si trova costretta a intervenire pubblicamente per difendere la propria reputazione e quella del suo fondatore e presidente, il Maestro Ignazio Garsia.
Dopo anni di doloroso silenzio derivante da una campagna diffamatoria orchestrata dal signor BENINCASA POMPEO, finalizzata a denigrare l’operato della Fondazione e soprattutto dei vertici della Istituzione, in primis il Maestro Ignazio Garsia, il Tribunale Civile di Palermo ha emesso una sentenza di condanna nei suoi confronti, in considerazione della gravissima diffamazione posta in essere, lo ha condannato a risarcimenti esemplari, prevedendo anche la pubblicazione della Sentenza.
Per questi suoi comportamenti il Benincasa è stato anche rinviato a giudizio presso il Tribunale penale di Catania, ove tutt’ora pende il processo, per il reato di diffamazione aggravata.
Questa decisione rappresenta un primo importante passo verso il ristabilimento della verità, della giustizia e per far capire, cosa succede spesso sui social, per interessi personali.
È opportuno evidenziare che il signor Benincasa Pompeo ha agito con l’intento di trarre vantaggi economici a favore di altre Associazioni musicali, con le quali intrattiene rapporti economici documentati.
Solo per tuziorismo e per meglio comprendere la portata e motivazioni delle diffamazioni orchestrate dal Benincasa, si evidenzia che quale “direttore artistico” della Associazione musicale “Catania Jazz” negli ultimi anni (compresi quelli Covid) ha percepito somme anche superiori a 50.000 euro annui, di fatto, percependo a titolo personale, buona parte dei contributi erogati dalla Regione Sicilia e dal Ministero della cultura. Mentre le Associazioni ben visibili per ottenere i contributi, sono irreperibili per i creditori.
La Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group, fondata agli inizi degli anni ’70 da Ignazio Garsia, è l’unica fondazione di produzione musicale italiana a partecipazione pubblica riconosciuta dal Ministero della Cultura e per legge 1 febbraio 2006, dalla Regione Siciliana. Ha sede in due siti monumentali tra i più belli di Palermo, il Complesso Monumentale di Santa Maria dello Spasimo (XVI secolo) e il Real Teatro Santa Cecilia (XVII secolo), l’unico teatro pubblico storico che esista al mondo destinato alla musica jazz. Svolge l’attività concertistica istituzionale oltre che nelle proprie sedi, anche a Palazzo Chiaramonte – Steri (XIV secolo). Ha svolto alcune migliaia di concerti ospitando i più grandi nomi della storia del jazz, da Charles Mingus a Sonny Rollins, da Frank Sinatra a Tony Bennett. La sua orchestra è stata diretta dai più grandi direttori d’orchestra del mondo (da Ernie Wilkins a Clarke Terry, da Gil Evans a Bob Brookmeyer, da Bill Russo a Vince Mendoza). Diretta anche da Carla Bley, la compositrice e direttrice americana scelse l’Orchestra Jazz Siciliana per incidere nel 1990 un album. L’unico inciso da un’orchestra italiana per la ECM Records (la Deutsche Grammophon del jazz). Nel 1991 ha eseguito, in prima europea, «Epitaph» di Charles Mingus, sotto la direzione di Gunther Schuller. Nel febbraio 1996, su invito della Società Italiana per lo Studio della Musica Afroamericana, l’OJS ha inaugurato la rassegna “La Musica Colta Afroamericana”, con la prima esecuzione mondiale dal vivo della trascrizione della suite «Porgy And Bess» di George Gershwin/Gil Evans, nuovamente diretta da Gunther Schuller, solista Paolo Fresu.