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Monte Mario Jazz Festival “Massimo Urbani” 2025: Tre Giorni di Musica per Onorare una Leggenda del Sassofono

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Dal 27 al 29 giugno 2025, il Parco del Santa Maria della Pietà, nel cuore del Municipio XIV di Roma, si trasformerà in un grande palcoscenico sotto le stelle. Torna infatti il Festival Jazz Monte Mario “Massimo Urbani”, rassegna gratuita giunta alla sesta edizione, che omaggia il genio del sassofonista romano scomparso prematuramente nel 1993.

Con la direzione artistica di Patrizia Messina e Valentino Saliola, il festival cresce anno dopo anno, consolidandosi come uno degli appuntamenti più significativi del panorama jazz romano. Tre giorni intensi di musica, parole, performance artistiche e ricordi, in un contesto storico e simbolico: a pochi passi dalla casa natale di Massimo Urbani e nel cuore di un importante progetto di rigenerazione urbana del Municipio.

Venerdì 27 giugno – Ricordi, radici e fusion

La serata inaugurale si apre alle 19:00 con la presentazione del libro Roma fuori dal centro, seguita dall’esibizione del Michele Frascà Quintet (ore 19:30), giovane formazione del Saint Louis College of Music che mescola jazz e fusion in modo originale.

Alle 21:30 salirà sul palco il Maurizio Urbani Quintet, che reinterpreterà lo spirito musicale del fratello Massimo con un gruppo che unisce esperienza e freschezza: Max De Lucia (batteria), Stefano Sabatini (pianoforte), Enrico Mianulli (contrabbasso). Ospiti speciali della serata saranno gli Indaco, con una performance in chiave etno-jazz per celebrare oltre trent’anni di carriera.

Sabato 28 giugno – Spiritualità, sperimentazione e memoria

Sabato si apre con l’incontro “La Mission di ricordare Massimo Urbani” (ore 19:30), promosso dall’associazione culturale MUJIC.

Alle 20:20 spazio al duo Martha Deribe – Simone Maggio, che presenterà Sacred Times, un viaggio musicale spirituale che intende creare una connessione profonda con il pubblico. Alle 21:30, Massimo Wertmüller introdurrà un suo progetto artistico per poi lasciare spazio al concerto delle 22:00: il quartetto di Pasquale Innarella, che con Parrini, Bolognesi e Baron porterà in scena un jazz ispirato alla New Thing, tra afro-jazz, improvvisazione collettiva e omaggi a Ornette Coleman, Charlie Haden e Don Cherry.

Chiuderà la serata lo spettacolo di hip-hop della Unity Dance School con il DJ Wally, per un gran finale tra groove e movimento.

Domenica 29 giugno – Giovani talenti, latin jazz e comicità

L’ultima giornata si aprirà alle 18:30 con l’inaugurazione della mostra “La notte dei pittori”, esposizione di arti visive e fotografia che accompagnerà tutto il festival.

Alle 19:00, la I Music School di Roma presenterà Young Vibes, un ensemble di giovani musicisti under 16. A seguire, alle 20:30, il Cesare Panizzi Trio porterà in scena It’s Been a Blessing, un progetto nato tra New York e l’Emilia, tra eleganza e modernità, con Giuseppe Cucchiara al contrabbasso e Gianluca Vescovini alla batteria.

Ospite d’eccezione della serata sarà Claudio “Greg” Gregori (ore 21:30), che regalerà al pubblico momenti di comicità con i suoi sketch iconici. A concludere il festival, alle 22:00, l’Andrea Zanchi Quartet con lo spettacolo Gocce di Cuba – Viaggio tra musiche e parole: un omaggio alla cultura musicale cubana, tra cha cha cha, bolero, rumba e latin jazz.

Un festival per la città e per la memoria

“Una nuova edizione che si inserisce nel progetto di rigenerazione urbana del Santa Maria della Pietà, con l’obiettivo di farne l’epicentro culturale di Roma nord-ovest”, ha dichiarato il presidente del Municipio XIV Marco Della Porta.

“Un programma di altissimo livello – aggiunge Pino Acquafredda, Presidente della Commissione Cultura – che conferma il festival come una tradizione consolidata, nel ricordo di Massimo Urbani e del suo sax immortale”.

Le serate saranno presentate dallo storico del jazz Vincenzo Martorella, con live painting a cura di Aka Boris Akeem Aka.

Ingresso gratuito, emozioni garantite: il Festival Jazz Monte Mario “Massimo Urbani” si conferma come un evento imperdibile, capace di unire generazioni, linguaggi musicali e comunità, in nome di un artista che ha lasciato un segno indelebile nella storia del jazz italiano.