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Karima (Canta autori)

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Jando music 2025

  1. Anna e Marco
  2. Fortuna
  3. Scrivimi
  4. Quando l’amore se ne va
  5. Anna verrà
  6. Rosalina
  7. Il nostro concerto
  8. Che ore so’
  9. Prendila così
  10. Buonanotte a te
  11. Io
  12. Sempre e per sempre

Karima: voce
Piero Frassi: pianoforte
Gabriele Evangelista: contrabbasso
Bernardo Guerra: batteria

Karima è nota soprattutto come cantante di musica leggera, avendo partecipato al festival di Sanremo e a programmi di largo richiamo popolare quali “Amici” o “Tale e quale show”. In quest’ultimo cd la cantante, livornese di nascita, rende un omaggio ai cantautori con una selezione oculata di brani, interpretandoli insieme ad un trio jazz, composto dal pianista Piero Frassi, anche arrangiatore dell’album, dal bassista Gabriele Evangelista e dal batterista Bernardo Guerra, due giovani e stimati musicisti, pupilli di Stefano Bollani, fra l’altro. Karima affronta i pezzi scelti con il dovuto rispetto. Non è sua intenzione, infatti, rivoltare o stravolgere autentici evergreen italiani. La vocalist, però, mostra tutta la sua anima soul e la sua pronuncia pronta a calcare sulle sincopi in tutti gli angoli del disco, favorita da arrangiamenti tendenti a trasportare i brani in un’orbita jazzistica, senza tradire le intenzioni degli autori, si intende.

In particolare si distinguono i due prestiti dal songbook di Pino Daniele, “Anna verrà” e “Che ore so’”, resi con un marcato senso del blues, per rimanere in sintonia con il “Nero a Metà”, come dal titolo di uno dei suoi dischi più conosciuti.

Karima si disimpegna a dovere pure con le due cover da Fabio Concato, altro personaggio abituato a flirtare con il jazz, “Rosalina” e “Buonanotte a te”. In quest’ultima, il cantautore milanese interviene a dare man forte alla collega con la giusta convinzione.

È del tutto funzionale, inoltre, il contributo di Nino Buonocore alla sua celebrata hit,  “Scrivimi”, in un duetto condotto in punta di voce, su toni finemente aggraziati.

Sorprende, quasi alla fine del disco, una versione tirata a swing, velocizzata nel tempo e nel ritmo, di “Io” di Domenico Modugno, dove la rivisitazione è stata più accentuata, rispetto al resto dell’opera.

Riguardo a “Il nostro concerto”, ancora, la cantante ha cercato di agire con discrezione e umiltà, per non mettersi in competizione con i mostri sacri che l’hanno eseguita precedentemente, dallo stesso Bindi, a Paoli alla grande Mina… Era una sfida da far tremare i polsi, insomma.

Chiude il disco, una ripresa letterale di “Sempre e per sempre”, la bellissima canzone di De Gregori, che non ha bisogno di aggiunte o di sottrazioni per stare in piedi alla grande. In ogni caso, cioè, ogni variazione rischia di danneggiare il gioiello che è.

In “Canta autori”, che contiene ulteriori omaggi a De Crescenzo, Venuti, Dalla e Battisti, in conclusione,  Karima mette  una voce bene impostata, ricca di nuances, a servizio di una serie di canzoni da lei preferite, non tanto per valorizzarle o attualizzarle, ma semplicemente perché ama riviverle così, secondo la sua concezione, la sua sensibilità, ben sostenuta, in questo, dal competente trio che l’accompagna.