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Il suono della voce Lezione 6: Musicalità, comprensione e comunicazione

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La musicalità facilita la comprensione e pertanto la comunicazione della lingua, come la lingua italiana che detiene in se tale musicalità, e in qualche misura anche lo spagnolo, altre invece la cui costituzione basica è palesemente resistente alla musicalità come il tedesco52. Heloísa Valente (1999: 108) cita Rousseau, nel sostenere che alcune lingue rientrino tra quelle utili ad essere lette e scritte, così come altre per essere cantate come la lingua araba, persiana e così come l’italiano. Alcuni studi musicologici, sono stati dedicati alla musicalità linguistica53.

Ci sono caratteristiche specifiche nei modi di parlare per ogni popolo, così come in ogni regione linguistica, sono palesi le differenze di accentazione tra lingue anche di zone limitrofe.

I tratti dell’intonazione sono localizzati in punti determinati del discorso, quali ad esempio l’approvazione, la rassegnazione e la costatazione, che implicano un movimento melodico discendente. Mentre la felicità, l’esclamazione e la sorpresa determinano un movimento melodico ascendente54.

Il suono è ritmo e non esiste suono senza ritmo. La vita stessa del feto è caratterizzata dal suono che è il battito ritmico del suo cuore. Il battito cardiaco così come le frequenze della voce risuonano nel liquido amniotico, a questa si aggiunge la voce della generatrice che è la prima a riconoscere dal settimo mese.

Questa voce viene riconosciuta tra le altre grazie alla percezione del ritmo e dell’intonazione della stessa. La problematicità legata alla voce in età infantile si ripercuote sul bambino dall’uso della voce o dalla problematicità vocale nella madre.

Patologie gravi della voce nel bambino rispecchiano il medesimo problema nella madre. Un periodo di gestazione che sia il più tranquillo possibile, con l’uso di un tono calmo e medio, infatti viene fortemente consigliato dai musicoterapeuti il codice linguistico del bambino è influenzato dalla voce materna55.

Jean Jacques Rousseau56 alla luce degli studi sul naturalismo, parla dello stato di natura in cui si trovava l’umanità dove la musica e a parola costituivano un tutto indivisibile, in quanto l’individuo dà espressione alle sue passioni e ai sentimenti pienamente.

Le lingue accrescentavano gli accenti musicali, gli indici vocalizzati delle passioni57. Il filosofo vedeva una stretta relazione tra la politica, la morale e l’educazione58, sosteneva che i suoni semplici escono naturalmente passando per la gola, restano brevemente nella bocca e grazie alle modificazioni della lingua e del palato attraverso l’articolazione, l’attenzione e l’esercizio, si allontanano dalla semplicità del grido e del gemito (1978:165).

E successivamente a tale processo arriva il canto, infatti al cessare della parola comincia il canto, esaltazioni della mente con l’aiuto della voce59. La voce è l’unico strumento che nello stesso corpo racchiude l’esecutore e il mezzo esecutivo.

I livelli della conversazione sono mutevoli in base ai partecipanti della conversazione, ed all’ambiente di phonè semantikè, parla Platone, per il quale la bocca è l’interfaccia in uscita del suono in uscita, le orecchie sono lo strumento di entrata per ciò che deve essere sentito; al contrario è più complesso l’apparato respiratorio che dona e accoglie il respiro. Dunque, un primo bereshìt della fonè è rintracciabile nel corpo umano. Azione di comunicare, di esprimersi nell’alterità, per un’identificazione del Sé all’interno dell’ambiente socioculturale in cui ci si trova ad interagire.

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Note

52. Fernando Lopes Graça (Tomar, 1906–Parede, 1994). Compositore portoghese.

53. B. KIEFER, Elementos da Linguagem Musical, 3a Movimento, Porto Alegre 1979; F.B.MÂCHE, Musyque, mythe, nature ou lês dauphins d’Arion, Klincksieck, Paris 1983; H. de A.D.VALENTE, Os Cantos da Voz – entre o ruído e o silêncio, Annablume, São Paulo 1999; H. de A.D.VALENTE, As Vozes da Canção na Mídia, Via Lettera, São Paulo 2003.

54. H. VALENTE DE ARAÚJO DUARTE, Os Cantos da Voz entre o ruído e o silêncio. Annablume, São Paulo 1999, 110.55. M.F. CASTERÈDE, La voixetsessortilèges, Les Belles Lettres, Paris 1991. L. NUNES, Manualde Voz e Dicção, MEC, Rio de Janeiro 1971. M.R.F. NUNES, O Mito no Rádio. A Voz e os

Signos de Renovação Periódica, Annablume, São Paulo 1993. A. TOMATIS, L’oreilleet la voix,

Laffont, Paris 1987. A. TOMATIS, L’oreilleet le language, Editions du Seuil, Paris 1991.

56. Jean Jacques Rousseau (1712–1778), filosofo svizzero di língua francese proclamava che la società corrompeva l’individuo buono per natura pertanto critico nei confronti dell’organizzazione sociale, dello stato e del razionalismo progressista.

57. H. VALENTE DE ARAÚJO DUARTE, Os Cantos da Voz entre o ruído e o silêncio. Annablume, São Paulo 1999, 108.

58. J.J. ROUSSEAU, Ensaio sobre a origem das línguas, in Os Pensadores, Abril Cultural, São Paulo 1997.

59. Dagli Studi Di San Tommaso D’Aquino Comment in Psalm, Prólogo.