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Ethan Iverson (Technically Acceptable)

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Blue Note Records

  1. Conundrum
  2. Victory is Assured (Alla Breve)
  3. Technically Acceptable
  4. Who Are You Really?
  5. The Chicago Style
  6. It’s Fine to Decline
  7. The Way Things Are
  8. Killing ME Softly With His Song
  9. ‘Round Midnight
  10. The Feeling is Mutual
  11. Piano Sonata: Allegro Moderato
  12. Piano Sonata: Andante
  13. Piano Sonata: Rondo

Ethan Iverson (pianoforte)
Thomas Morgan (contrabbasso)
Kush Abadey (batteria)

Simón Willson (contrabbasso)
Vinnie Sperrazza (batteria)
Rob Schwimmer (theremin)

Il pianista statunitense Ethan Iverson ha appena pubblicato l’album “Technically Acceptable” per la blasonata Blue Note Records. È stato pubblicato il 19 gennaio 2024 ed è il secondo album di Iverson per l’etichetta. Accolto con grandi elogi dalla critica, l’album presenta due diversi trio di Iverson, con Thomas Morgan e Kush Abadey e con Simón Willson e Vinnie Sperrazza. Il repertorio dell’album include sia brani originali di Iverson che cover di brani classici come “Killing Me Softly With His Song” e l’immarcescibile “‘Round Midnight”. Molto interessante la conclusione, affidata ad una pièce in tre movimenti che combina elementi di jazz, classica e contemporanea.

L’overture è l’originale “Conundrum”, waltz in cui si evince un intenso dialogo piano-contrabbasso, “quasi” gemello del successivo “Victory is Assured (Alla Breve)” che, con ritmo accelerato e maggiore energia d’insieme, replica, appunto, l’andamento in 3/4. Cambio di registro poi nella title track in cui il funk riporta ad una contemporaneità più rimarchevole mentre ci si immerge in atmosfere rilassanti e funzionali per un’introspettiva escursione in “Who Are You, Really?”.

Un richiamo alle sonorità bluesy in “The Chicago Style” che si fonde nel successivo “It’s Fine to Decline” dove però vi è una maggiore libertà d’improvvisazione e interazione del trio, piacevole da (in)seguire. Punta malinconica ma molto bella e, ovviamente, eseguita con una dinamica ineccepibile, “The Way Things Are”.

Come accennato, la prima cover, “Killing Me Softly With His Song”, classico portato al successo da Roberta Flack, mostra raffinatezza, rispetto e proprietà assoluta di un linguaggio davvero di alto livello, così come “’Round Midnight” in cui si apprezza molto l’incursione elettronica di Rob Schwimmer al theremin. Schema che si ripete in “The feeling is mutual”, inizialmente eseguito in trio, ma poi arricchito dal theremin di Schwimmer. Malinconico, toccante, capacità di espressione grazie ad un controllo precisissimo dei suoni e del loro diverso peso lungo la loro individuale durata.

E si arriva così a questa originale ma davvero piacevole chiusura, una Sonata in tre movimenti (Allegro Moderato, Andante, Rondo) in cui si interscambiano stili (jazz, classica e contemporanea) con una naturalezza sorprendente e dovuta alla eccellente padronanza del leader oltre che alla simbiosi del trio.

Per concludere, Iverson con questo album si presenta in veste di pianista, compositore e leader mostrando di possedere un vocabolario ampio e forbito, non vincolato alle origini ma volto ad un’integrazione, ad una globalità (soprattutto con le altre correnti Europee), oggi fondamentale per poter proporre originalità sfuggendo dalla consuetudine.