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Fred Hersch (Silent, Listening)

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2024 – ECM Records

  1. Star-Crossed Lovers (Billy Strayhorn, Duke Ellington)
  2. Night Tide Light (Fred Hersch)
  3. Akrasia (Fred Hersch)
  4. Silent, Listening (Fred Hersch)
  5. Starlight (Fred Hersch)
  6. Aeon (Fred Hersch)
  7. Little Song (Fred Hersch)
  8. The Wind (Russ Freeman)
  9. Volon (Fred Hersch)
  10. Softly, As In A Morning Sunrise (Oscar Hammerstein II, Sigmund Romberg)
  11. Winter Of My Discontent (Ben Berenberg, Alec Wilder)

Fred Hersch – piano

Silent, Listening“, l’ultimo lavoro in studio del rinomato pianista jazz Fred Hersch, pubblicato nel 2024 da ECM Records, rappresenta un’aggiunta significativa al repertorio del musicista. Hersch, noto per le sue profonde interpretazioni e la maestria tecnica, in questo album si immerge in una serie di composizioni e improvvisazioni che evidenziano la sua capacità di navigare tra struttura e spontaneità con una precisione quasi chirurgica, riuscendo ad utilizzare l’album come una piattaforma per alternare tra pezzi strutturati e improvvisazioni libere. Questo approccio non solo dimostra la sua abilità tecnica nel manipolare i toni e le texture del piano, ma anche la sua capacità di mantenere una coerenza emotiva e narrativa attraverso vari stili musicali.

In alcuni punti dell’album, Hersch si cimenta nell’interpretazione di standard jazz (“Star-Crossed Lovers“, “The Wind“, “Softly as in a morning sunrise“, “Winter of my discontent“), aggiungendo la sua unica impronta emotiva e tecnica. Armonizzazioni sempre avvincenti e coinvolgenti, ritmica pronunciata ma mai esuberante. In altre parole, la sua capacità di rinnovare pezzi noti con nuove inflessioni e approcci dinamici mette in luce la sua profonda comprensione del genere e la sua creatività come interprete.

Le composizioni originali sono comunque una vera e propria scoperta. Come “Night Tide Light” in cui Hersch mostra una rimarchevole abilità (e sapienza) nell’uso del silenzio come parte integrante della musica. Oppure in “Silent, listening”, la title track, in cui si invita alla concentrazione per un ascolto attivo attraverso la progressione di spazi vuoti e note singole che risuonano profondamente, invitando così l’ascoltatore a percepire la musica tanto negli attacchi quanto nei rilasci. “Starlight”, in cui la fluidità del suo fraseggio e l’uso delicato del pedale creano un senso di vastità e meraviglia.

E per chiudere, una menzinoe anche per “Volon“, un’audace esplorazione dell’interno del pianoforte, con Hersch che utilizza tecniche estese per produrre suoni che non sono tipicamente associati allo strumento, spingendo i confini di ciò che può essere espressivo.

In conclusione, “Silent, Listening” è un capolavoro di introspezione e maestria nel vasto catalogo di Fred Hersch. L’album non solo solidifica ulteriormente la sua reputazione come uno dei pianisti jazz più dotati e influenti della sua generazione, ma serve anche come un ricordo potente dell’efficacia emotiva del piano solo. Hersch naviga attraverso composizioni complesse e improvvisazioni con una facilità che sembra quasi trascurare la sua incredibile tecnica. Questo lavoro rappresenta un dialogo continuo tra l’artista e il suo strumento, uno spazio di espressione personale dove ogni nota e silenzio è carico di significato. Hersch non solo racconta storie attraverso la sua musica, ma invita anche gli ascoltatori a trovare la propria quiete e comprensione nel suo mondo sonoro meticolosamente costruito.