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Jazz Amore – 27 Aprile 2025 – Fusion Experience Quartet

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Dave Weckl, Richard Bona, Ciro Manna e Mica Lecoq sono in Italia per promuovere il loro Fusion Experience Quartet. La formazione ha iniziato la sua tournée da Caserta, la città del chitarrista Ciro Manna, e ha già toccato diverse località tra cui Rende, in provincia di Cosenza. Il 27 Aprile infatti, la band si è esibita all’interno del festival organizzato dal direttore artistico Marco Verteramo, e la Mk Live, ovvero il JazzAmore. La partecipazione a questo incontro, presso il Teatro Auditorium Unical (aka TAU), ha richiamato un pubblico eterogeneo e ben distribuito per fasce d’età.

La serata è iniziata con Swunk della Dave Weckl band. I 26 anni trascorsi dall’album Synergy, sottolineano quanta visione c’era in quel sound che, ancora oggi, risulta attuale. Durante la performance, il walkin’ di Bona trascina l’intera band in un crescendo in cui le frasi out del raffinato Lecoq si incastrano alla perfezione nel sempre presente groove di Weckl. In questo brano Manna rispettosamente esegue gli obbligati davanti ad un power trio che spinge nella direzione che, da lì a breve, avrebbe preso lo show. Segue Te misea, una canzone di Bona. L’arrangiamento della band riporta alla mente il primo Pat Metheny. L’unisono di chitarra e tastiere tesse una trama melodica all’interno di un’armonizzazione della scala maggiore. Le sonorità world-afro definiscono un tappeto armonico che conduce l’orecchio dell’ascoltatore al sempre morbido e distinto solo del francese. Nel procedere con la playlist la fa da padrone l’imponente e cristallino tocco di Weckl che scandisce un altro classico: 101 Shuffle. L’ironico titolo, da “corso universitario statunitense”, nasconde in sé tutt’altro che uno “shuffle da principiante”. L’intera band sale e il suono d’organo del musicista oltrealpe avanza, danzando su un terreno solido e carico di groove. Le personalità dei singoli componenti sono sempre presenti e il dialogo che si crea conduce ad un interplay di altri tempi. Titolo molto adatto a questa band dove l’esperienza dei singoli si “fonde” per ottenere un mélange di differenti culture.

La “gig”, come Weckl la definisce, procede con brani come Some Skunk Funk dei The Brecker Brothers. L’unisono iniziale, dal difficile timing, nascode un tema che viene sviluppato tra plettrate funk anni ‘70 e Wah-Wah. La tensione creata dagli obbligati permette pochi respiri musicali e consolida l’aspetto tecnico virtuoso della band. Segue un brano più “slow”, dove le dinamiche, l’uso delle spazzole e il suono dei cìmbali di Weckl permettono per un attimo di recuperare le energie spese nel brano precedente. Infine il momento solista di Ciro Manna che con la ballad Rain Fall espone tutto il suo feel composto da bending e dinamiche che vengono gestite sapientemente dall’uso combinato di plettro e dita. La composizione fa parte dell’album Feel ‘n’ Groove del 2007.

Il concerto è quasi giunto al termine e anche agli spettatori viene concesso un momento di partecipazione attiva che permette, per un attimo, di promuovere il quartetto a “quintetto”. E’ proprio grazie alla voce del pubblico, intonato e attento alle richieste sempre nuove e curate del bassista, che viene abbattuta la “quarta parete” e sigillata la fine della serata.

Per le foto dell’evento si ringrazia il signor Alfredo Narcisi e il suo studio fotografico.