“Uncaged Bird”, il nuovo omaggio di Lisa Manosperti ad Abbey Lincoln, esce il 21 gennaio 2025 per l’etichetta Dodicilune, con distribuzione IRD in Italia e all’estero e Believe Digital per gli store online. Il disco vede la vocalist pugliese confrontarsi con il repertorio della cantante, compositrice e attrice statunitense Abbey Lincoln (1930-2010), figura chiave del jazz e attivista per i diritti civili degli anni ’60.
Per questa nuova avventura discografica, registrata nel giugno 2024 ai Real Sound Rec Studio di Milano, Manosperti si è circondata di un quartetto d’eccezione: Roberto Ottaviano ai sassofoni soprano e tenore, Umberto Petrin al pianoforte, Silvia Bolognesi al contrabbasso e Cristiano Calcagnile alla batteria.
L’album, che include undici brani composti principalmente da Lincoln (con due collaborazioni rispettivamente con Mal Waldron e Charlie Haden), nasce da una profonda connessione emotiva con l’artista americana. Come racconta la stessa Manosperti: “Quando ho ascoltato per la prima volta il trittico ‘Prayer, Protest, Peace’ interpretato da Abbey Lincoln nella suite di Max Roach ‘We Insist! Freedom Now Suite’ ho pianto. In quelle grida, quei sospiri, quella rabbia, c’è molto più di una voce o di una interprete. C’è l’appartenenza, la rabbia e anche la rassegnazione di un popolo da secoli costretto ad essere sottomesso.”
Come sottolinea Luigi Onori (autore del libro “Abbey Lincoln. Una voce ribelle tra jazz e lotta politica”) nelle note di copertina, questo è solo il terzo album tributo mai dedicato alla Lincoln. Il repertorio, che spazia dal 1959 al 1998, si concentra particolarmente sulla produzione degli anni ’90 per la Polygram/Verve. Tra i brani, spicca il filosofico “Should’ve Been”, l’innodica “First Song”, e versioni reinventate come “The World Is Falling Down” e “Bird Alone” in trio. Particolare attenzione meritano “You Gotta Pay the Band”, trasformato in una versione quasi cabarettistica, e le interpretazioni in chiave coltraniana di “Throw It Away” e “Caged Bird”.
Manosperti, che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Bobby McFerryn e Javier Girotto, è reduce dal successo di “The Voice Senior” dove si è classificata seconda superfinalista. Il suo approccio al repertorio di Lincoln non è quello dell’imitazione, ma una personale rilettura che mantiene lo spirito originale pur trovando nuove strade interpretative. “Uncaged Bird”, registrato in stereofonia DDD per una durata totale di 56:21 minuti, rappresenta così non solo un omaggio a una grande artista, ma anche un importante tassello nel percorso artistico della vocalist pugliese, già nota per i suoi lavori su Edith Piaf e Ornette Coleman.